La terapia Bobath è indicata per la cura dei pazienti con lesioni del primo motoneurone, per esempio emiplegia = paralisi parziale dopo un ictus



Filosofia: ‚L’autonomia ci lascia anche la scelta di restare soli’

Digressione plasticità del cervello:

‚Le più importanti caratteristiche del nostro sistema nervoso sono le facoltà di sospendere le attività scoordinate e la facilitazione di utili funzioni e di conseguenza l’accumulazione di informazioni. In altre parole: la nostra abilità di imparare. Questa abilità del cervello di imparare e di adattarsi si chiama, in termini fisiologici, plasticità.' P.M. Davies, “Emiplegia”

L’emiplegia o paralisi parziale appariscono il più delle volte in 3 stadi:


1. Stadio di rilassamento

L’obbiettivo della terapia è di stimolare la parte paralizzata del paziente, onde prevenire il continuamento degli schemi di movimenti patologici e spastici. Questo succede attraverso adagiamenti specifici ed arredamento dell’ambiente come anche tramite tecniche inibitrici.

2. Stadio spastico

La spasticità ostacola e limitano i movimenti volontari e precisamente coordinati. Siccome in tali pazienti la spasticità sussiste in misura diversa, il primo obbiettivo della terapia è di inibire gli spasti. Questo succede tramite terapie inibitrici, sulle quali basa, in genere simultaneamente, l’instradamento degli schemi di movimento fisiologici persi, tra l’altro vengono applicate delle terapie di stimolazione specifiche. “La cura dell’emiplegia non consiste in un certo numero di esercizi isolati, eseguiti in una successione prescritta. Consiste in una successione di attività costruttive che basano una sull’altra, con l’obiettivo di rinstaurare certe funzioni” P.M. Davies, ‚Emiplegia’



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